Sara Bake Off Italia

Intervista a Sara di Bake Off Italia

Chi è Sara di Bake Off Italia?

Bake Off Italia è uno dei pochi show televisivi che abbiamo l’abitudine di vedere assieme, in famiglia, il venerdì sera. E’ un programma leggero, adatto a chiudere la settimana, ma anche appassionante e coinvolgente. Poi ammettiamolo: la torta, proprio come simbolo, rappresenta un po’ per tutti noi il ritorno alla gioventù, a quei profumi che fanno tanto casa della nonna o domenica pomeriggio. Certo, le torte di Bake Off e le torte della nonna (almeno, delle mie nonne) non sono nemmeno lontanamente parenti. Le torte della nonna dovevano nutrire il corpo, darci l’energia giusta per giocare o per studiare. Le torte di Bake Off devono nutrire gli occhi e il cuore, raccontando una storia e intrecciandola con altre storie. Se hai letto la mia bio, saprai che mi occupo di UX Design. Questa brutta sigla nel mondo digitale sta ad indicare User Experience Design, ovvero quella disciplina che progetta e applica la disposizione di bottoni, icone e contenuti di un sito web, di un’applicazione o di un software in modo che sia fruibile al meglio dagli utenti. Sara mi ha inizialmente attratto proprio perché fa il mio stesso lavoro. Ben presto però sono state altre sue caratteristiche ad attirare la mia attenzione. Tralasciando il fatto che entrambi viviamo nella stessa città, ho ritrovato in Sara una concorrente atipica per un talent show. In lei non ho mai visto competizione, anche se sicuramente ha lottato fino quando ha potuto per proseguire e – perché no – vincere Bake Off. Mi sbaglierò, ma secondo me Sara Gandini stava già vincendo il suo personale talent show; qualcosa di più intimo e duraturo dei premi in palio per il primo classificato. Qualcosa di più introspettivo e legato ad una voglia di rivalsa e di dare sfogo ad un lato di sé forse troppo a lungo soffocato da esigenze e necessità. Mi sbaglierò ancora forse, ma in Sara ho visto tanta sana curiosità. Nel suo sguardo e nei suoi comportamenti ho visto la luce di chi ha tanta voglia di vivere un’esperienza per scoprirne particolari, lati nascosti, segreti e dietro le quinte. Quasi come se non fossimo solo noi gli spettatori, ma lo fosse anche lei. Ovviamente da un punto di vista privilegiato. Da protagonista, insomma.

Ho avuto la possibilità di fare alcune domande a Sara per capire come si affronta un’avventura come quella di Bake Off e come questa cambia la vita.

D. Chi è Sara Gandini? Concorrente di Bake Off Italia, UX Designer o altro? 

R. Sono nonna Papera, forse una nonna papera iTech, con qualche ruga in meno. Sono una dei 18 fortunati concorrenti di Bake Off Italia, ma solo adesso inizio a realizzare veramente.

D. Com’è iniziata l’avventura di Bake Off? Quali passi hai dovuto compiere per riuscire a partecipare a questo show?

R. Tutta colpa delle mie amiche di dai tempi delle superiori: Vanessa, Nicol e Cecilia. Una sera, con l’inganno, mi hanno tenuta ferma su una sedia fino a che non abbiamo compilato un form sul sito. Ho provato a dar loro dati sbagliati, ma hanno calcolato addirittura il codice fiscale online. Da lì sono iniziati una serie di step che mi hanno portato ad essere una dei 18 sotto quel tendone. Come ci sono riuscita? Con i macaron e l’essere semplicemente me stessa.

D. Partecipare ad un talent show come Bake Off Italia è psicologicamente stressante? Come hai conciliato la tua attività lavorativa e la tua quotidianità con l’impegno derivante dalla tua partecipazione al programma?

R. È stato difficile conciliare tutto, anche perché non ho voluto prendere l’aspettativa ma utilizzare ferie e permessi, ma sono abituata a fare tante cose insieme e a reggere lo stress. Ho avuto l’appoggio e il supporto di Monica, il mio capo, delle risorse umane, dei miei ragazzi e di tutto il team, che non mi hanno fatto sentire un solo giorno in colpa per non essere fisicamente lì. Nel giorno di pausa settimanale lavoravo e tutti sapevano che potevano contare su di me la mattina presto, prima che ci venissero requisiti i cellulari, oppure la sera, quando ci venivano riconsegnati. I ritmi delle puntate sono serrati e impegnano tutto il giorno, le prove sono come le vedi, il tempo è poco a disposizione e devi correre. La parte più stressante è il giudizio, non è facile vedere giudici di quel calibro di fronte a te!

D. Quali sono i valori più grandi che questa esperienza ti ha lasciato?

R. L’amicizia e il tempo per se stessi. Ho vissuto Bake Off come la grande gita delle superiori, mi sono divertita più che mai e ho conosciuto persone magnifiche che porterò con me per tutta la vita. Ho imparato a prendermi meno sul serio, a tornare a sorridere di più, a fare quello che mi piace, ad esserci anche per me stessa, non solo per gli altri. 

D. Domanda scontata, ma non posso non fartela. Come cambia la vita dopo aver partecipato ad un programma TV così di successo?

R. Non ti racconterò forse quello che già sai, che capita a tutti quando perdono la sfera privata. Per me la vita è cambiata perché mi sono vista allo specchio e mi sono piaciuta, non perché mi sia vista in tv, ma perché mi sono vista attraverso le persone che in questi mesi mi hanno travolto con un affetto smisurato, persone che conoscevo e persone mai viste prima. Oggi ho capito che in qualche modo per molti sono un esempio positivo, quindi mi sento la responsabilità, per quello che posso nel mio piccolo, di fare qualcosa per loro, fosse solo un consiglio per l’università, una ricetta per una persona cara o semplicemente un sorriso la mattina

D. Credi che questa esperienza, seppur non strettamente correlata con la tua attività professionale, potrà darti degli sbocchi di business?

R. Quando ho iniziato quest’avventura speravo di ottenere degli stampi gratis, ecco qui la mia ambizione, vi ho detto tutto!! Ora come ora spero di riuscire a trovare il tempo per cucinare con le persone, anche a domicilio e di riuscire ad avere qualche contratto con le aziende di pasticceria. Irca di Gallarate, ad esempio, mi ha contattato grazie ad un articolo uscito su un giornale locale ad Agosto e mi hanno offerto libero accesso alla loro Academy con pasticceri di alto calibro è il centro anziani Asfarm di Induno Olona mi ha chiesto di tenere qualche corso nel loro laboratorio di Pasticceria, insomma, sono già fortunatissima!

D. Ci sono dei punti in comune tra il design e la pasticceria?

R. Lo dico sempre, fare ux design è come fare un dolce: devi pensare a chi è destinato, studiarlo, capire i suoi gusti, di cosa ha bisogno e progettargli l’applicazione o il dolce più buono e più semplice del mondo. Più semplice da gustare, si intende!

D. Esistono dei vincoli particolari per i concorrenti di un talent show relativamente all’utilizzo, ad esempio, dei canali social?

R. Certamente, firmi un contratto che dura più di un anno, quindi alcune cose sono vietate, come sponsorizzare prodotti, per il resto sei tu a decidere come muoverti e cosa fare

D. Che rapporto hai con i social network? 

R. Fino a 8 mesi fa terribile, ero uscita dai social perché non sopportavo più la negatività, il continuo lamentarsi di tutto e di tutti. Poi ho ripreso Instagram e ho capito che potevo scegliere dove stare e con chi stare e pian piano sono rientrata. Avevo paura dell’impatto con le persone a seguito di Bakeoff, sono sincera, e invece è stato un bagno di folla meraviglioso 

D. Alcuni tuoi predecessori hanno sfruttato la notorietà data dalla partecipazione a Bake Off per cambiare completamente vita, trasformando la propria passione per la pasticceria nella loro attività lavorativa primaria. Sei aperta a questa possibilità o la escludi a priori?

R. Ho lottato tanto per arrivare dove sono,  non mi sono arresa, ho lottato anche quando piangevo ogni sera tornando dal lavoro, ho lottato anche quando mi dicevano di mollare, di cercare altro, ma qualcosa mi dicevo che dovevo combattere. Ho tirato fuori il carattere che non avevo, ho formato la mia squadra e ho combattuto anche per loro. Ho raggiunto un equilibrio, anche grazie a Bake Off, che mi ha restituito il sorriso la mattina e quella calma interiore che avevo smarrito. Ora come ora conciliare passione e lavoro è difficile, ma al momento non voglio mollare, in futuro si vedrà, mai dire mai.–

Sara Gandini su Instagram e altri collegamenti

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2 commenti
  1. Loredana
    Loredana dice:

    Bellissima intervista! Per le domande, per le analogie lavorative (molto brillanti) e per questa stupenda ragazza che abbiamo avuto tutti il piacere di conoscere anche solo attraverso un programma di pasticceria amatoriale!

    Rispondi
    • Paolo Sartorio
      Paolo Sartorio dice:

      Ciao Loredana, grazie per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere leggerlo. In effetti Sara è davvero una figura positiva e sicuramente rappresenta un esempio per la sua discrezione e correttezza. Grazie ancora per aver commentato. Spero continuerai a seguire le mie interviste per conoscere altri esempi positivi come la nostra Sara Gandini.

      Rispondi

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