Lavorare in azienda: 12 consigli pratici

Per tanti lavorare in azienda rappresenta un sogno, un punto di arrivo.

Lavorare in azienda magari è anche il tuo sogno. Mi è capitato di conoscere persone il cui sogno era quello di lavorare in un’azienda farmaceutica, altri che volevano lavorare in un’azienda agricola. Anche lavorare per aziende estere in Italia o nelle loro altre sedi mondiali è spesso un ruolo ambito. Qualunque sia il tuo lavoro infatti, il fascino esercitato dai grandi player del settore è sicuramente elevato ed immaginare un giorno di arrivare a far parte di una grossa e strutturata azienda multinazionale può significare il raggiungimento di un obiettivo prefissato da tempo.

Una volta superato il fascino iniziale però, ci si può presto scontrare con dei problemi anche piuttosto difficili da superare: le gerarchie, i ritmi, le aspettative, la competizione.

Di per se questi aspetti della tua “avventura lavorativa” non dovrebbero risultare bloccanti per la tua crescita professionale, ma spesso – a lungo andare – lo sono.

Inoltre dovrai essere in grado di trovare le giuste motivazioni per lavorare in un’azienda. Solo così potrai dare e ottenere il massimo da questa esperienza.

Ovviamente, anche quando ricopri un ruolo in azienda entrano in gioco diverse dinamiche tipiche del lavorare in proprio che ti aiuteranno a comprendere quanto sia necessariovalorizzare se stessi per generare successo e ricchezza.

Ho pensato di riassumere in questo articolo 12 consigli pratici per che ti aiuteranno ad avere le giuste motivazioni per lavorare in un’azienda.

Vediamo quali temi affronteremo:

  1. Leggi la situazione
  2. Cambia le cose apportando valore aggiunto
  3. Individua le figure chiave aziendali
  4. Educazione e rispetto non hanno grado
  5. Il proprio orticello
  6. Lavorare in azienda come per te stesso
  7. Rapportati come se fossi un esterno
  8. Risolvi dei problemi
  9. Non procrastinare
  10. Datti delle deadlines
  11. Sii te stesso
  12. Sii curioso

Applicando questi suggerimenti potrai dare e ottenere il massimo dall’azienda per cui stai lavorando e crescere professionalmente.

Attenzione: la stessa cosa potrebbe capitarti anche se lavori in una realtà più ristretta; le dinamiche che si innescano sono le medesime, soltanto un po’ meno amplificate.

Ho avuto la fortuna di farmi le ossa in un’azienda controllata da una multinazionale e posso dire che questa esperienza mi ha formato non poco, sia per le opportunità che ho avuto, per quelle che mi sono guadagnato e soprattutto per gli errori che ho commesso.

Niente insegna più dello sbagliare.

Per questo ho pensato che potrebbe esserti utile leggere qualche consiglio derivato dalla mia esperienza sull’approccio e sull’atteggiamento da adottare in questo tipo di ambiente lavorativo.

1. Leggi la situazione

E’ molto importante che tu capisca dove ti trovi. Le aziende non sono tutte uguali e vivono di dinamiche differenti.
Stai al tuo posto per un po’, adottando un atteggiamento esplorativo. Fai domande per capire come funzionano le cose, senza esporti con conclusioni affrettate e non supportate – per forza di cose – dall’esperienza specifica.

2. Cambia le cose apportando valore aggiunto

Un errore comune che spesso compie chi arriva a lavorare in un’azienda è quello di esporsi volendo cambiare le cose. Le persone sono sempre restie al cambiamento.
Sentiti in dovere di criticare, ma sempre dando una soluzione migliorativa alternativa. Se credi che alcune cose vadano cambiate, dillo, ma specificando sempre come.

Un buona base di partenza è portare esempi relativi alla tua esperienza fatta altrove.
Magari i tuoi nuovi colleghi occupano quella sedia da anni e ogni esperienza che arriva da fuori, anche la più banale, può essere vista come una ventata d’aria fresca.

3. Individua le figure chiave aziendali

Le aziende sono fatte di persone. Individua le persone che occupano ruoli chiave e avrai trovato i cardini di tutta l’azienda.
Cerca di farteli amici e di attingere da loro esperienza e conoscenza. Ti sarà di grande aiuto per capire meglio tutte le dinamiche e soprattutto questo instaurerà nel team di lavoro un rapporto di cooperazione e rispetto reciproco.

4. Educazione e rispetto non hanno grado

Rapportati col dovuto rispetto ed educazione sia con le figure più alte in grado che con quelle al tuo stesso livello. Ricordati che il rispetto si ottiene elevandoti, non affossando gli altri. Se per emergere devi affossare gli altri, allora hai un problema. E presto ti si ritorcerà contro.

5. Il proprio orticello

Cerca di ritagliarti uno spazio specifico all’interno dell’azienda. Punta ad essere “unico” per competenze e per ruolo, in modo che i tuoi superiori e i tuoi colleghi percepiscano la tua utilità all’interno dei processi lavorativi. Non chiudere però il recinto: quando il tuo orticello darà i primi frutti, tutti devono poterli raccogliere!

6. Lavorare in azienda come per te stesso

Se c’è una cosa che all’inizio della mia avventura professionale ritenevo impossibile è quella che ti sto per consigliare. Sono sempre stato un inguaribile altruista, sia nella vita che nel lavoro.
Soprattutto a livello lavorativo, mi sono sempre stato concentrato su quello che volevano il mio capo o il mio cliente, lasciando da parte quello che volevo io.
Ho capito col tempo che questo non è un atteggiamento in grado di dare buoni risultati nel lungo periodo, principalmente per due motivi:

  • Alla lunga è naturale provare una disaffezione per quel che si fa, se lo si fa solo per gli altri. Questo è aggirabile, ma occorre tantissima forza di volontà. Talmente tanta che probabilmente farai prima a cambiare aria;
  • Se il tuo capo o il tuo cliente ti pagano, devi metterci il famoso valore aggiunto, ovvero quel qualcosa che solo e soltanto a te potrebbe venire in mente. Quel qualcosa che solo tu sei in grado di dare. Altrimenti, diventi solo un’estensione del volere altrui. Quando l’intelligenza artificiale sarà in grado di eseguire gli ordini come (o meglio di come) fai tu ma costerà 1000 volte meno, cosa credi che faranno capo e clienti?

Se invece lavorerai seguendo il tuo istinto, attenendoti allo scopo indicato sul progetto che ti è stato commissionato, ti renderai indispensabile, valorizzerai la tua presenza e – soprattutto – ti darai delle forti motivazioni per continuare a crescere.

7. Rapportati come se fossi un esterno

Non cadere nel lassismo dell’impiegato, che da tutto per scontato e che vive le giornate facendo il countdown fino al prossimo stipendio o fino alla prossima pausa caffè.
Rapportati con l’azienda come se tu fossi un free-lance, o un fornitore esterno che sta seguendo soltanto dei progetti.
Così facendo ti metterai sempre in discussione e questo di darà la benzina necessaria per non stancarti mai, migliorare costantemente e cementare un rapporto basato sulla reciproca fiducia.

8. Risolvi dei problemi

Capi e cliente non amano i problemi. Amano le soluzioni. Non evidenziare mai problemi senza portare parallelamente delle soluzioni in grado di risolverli. A meno che questi non siano di tua competenza.
Il “problem solving” è una delle capacità più premiate all’interno di un’azienda (dalla più piccola alla più grande delle multinazionali).

9. Non procrastinare

Se hai qualcosa da fare, fallo. Subito.
Questo ti permetterà di variare spesso i tuoi compiti e i tuoi progetti.

Non ti farà stancare o stufare.
Darai la percezione di essere una risorsa importante e dinamica.
Non avere paura di trovarti improvvisamente con niente da fare. Il prossimo compito arriverà presto.
Nel frattempo, non perdere tempo mettendo like ai gattini sui social network; sfrutta i momenti morti per leggere articoli, informarti, studiare per migliorare. Bastano 5 minuti al giorno.

10. Datti delle deadlines

Se qualcuno te le impone, le devi rispettare.
Se qualcuno non te le impone, datti da solo delle deadlines, ovvero un obiettivo temporale.

Sapere di dover concludere un progetto entro un tal giorno ti aiuta a stare sul pezzo, senza perdere di vista gli obiettivi, mantenendo il giusto ritmo.
Questo ti allenerà anche ad essere sempre più preciso riguardo alle stime; col tempo infatti diventerai dannatamente bravo a prevedere quante ore impiegherai per portare a termine un’attività.

Stime più precise = preventivi più precisi = clienti più soddisfatti

11. Sii te stesso

Non snaturare quello che sei per aderire ad uno standard.
Se i tuoi colleghi indossano sempre la cravatta ma tu la trovi dannatamente scomoda, non indossarla (a meno che non sia un “dress code” imposto dall’azienda in cui lavori).
Se i tuoi colleghi fanno quotidianamente 4 pause caffè ma tu non ne senti la necessità perché ti deconcentrano, allora fanne solo 2. Oppure fanne 6, se questo aumenta la tua produttività.
Ricorda che l’obiettivo non è diventare un tutt’uno con l’azienda, ma è generare valore per l’azienda.

12. Sii curioso

E’ un consiglio che ti darò spesso.
Credo che la curiosità – quella sana, non il pettegolezzo – sia la qualità più vincente che un uomo possa avere.
Parlo sia umanamente che a livello professionale.
La curiosità è il motore che muove la scoperta e la crescita.

La curiosità è non accontentarsi, guardare e andare avanti con l’obiettivo di colmare le proprie lacune e di crearne di nuove, che aspettano solo di essere riempite a loro volta.
Finchè sarai curioso sarai vivo. E in un’azienda essere vivo significa proattività, partecipazione, risultati.
Sii curioso di come si svolgono i processi aziendali, di come vengono prese le decisioni, di come si muove il mercato e di come si muove l’azienda per assecondarlo.

Attieniti a queste semplici regole che arrivano dalla mia esperienza e da quelle dei tanti professionisti con cui ho avuto modo di confrontarmi negli anni.

Ti aiuteranno ad emergere dall’anonimato e a sfruttare al meglio la tua situazione lavorativa, dandoti un’imperdibile opportunità di crescita.

Se questo articolo ti ha stimolato e ti senti davvero curioso, puoi leggere questo libro che ti spiegherà come lavorare con il cuore e vivere bene in azienda.

Ti farà bene.

Se anche tu hai dei consigli a riguardo o delle domande specifiche, ti invito a lasciare un commento qui sotto.

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2 commenti
  1. Mauro
    Mauro dice:

    Complimenti Paolo, ottimo articolo e ottimi consigli.
    Sei un grande professionista e sono onorato di lavorare con te sui nostri progetti aziendali.
    Continua così!
    Mauro

    Rispondi

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